Ecco la presentazione che appare sul sito di Bertrandi:
Sono trascorsi quasi tre anni dalla mia elezione alla guida della Federazione Italiana Triathlon.
Un’elezione nata da un fatto grave e doloroso: la scomparsa dell’allora presidente Emilio Di Toro.
La conseguente nomina alla guida del Triathlon italiano è stata un passaggio improvviso e difficile, in seguito al quale ci siamo rimboccati le maniche per portare a termine le buone premesse che avevamo identificato nelle linee guida del quadriennio, tutto in nome di una continuità che abbiamo tentato e voluto mantenere.
Tanto lavoro ripagato da altrettante soddisfazioni, oltre tre anni di ‘dolce e amaro’ come successi e preoccupazioni, riflessioni e confronti, alti e bassi, come è normale che sia nell’ambito dei rapporti professionali ed umani. Ma, alla base dei principi di costruzione e relazione, ciò che ci proponiamo per il nuovo quadriennio è la volontà di dialogo e collaborazione, fiducia e lealtà, nei confronti del nostro mondo, della ‘famiglia del triathlon’ riconoscendone il suo prezioso ed indispensabile substrato di cui non possiamo fare a meno.
Ora, per il triathlon italiano e per la sua storia, per il suo sviluppo e la sua necessaria e definitiva crescita, c’è un nuovo quadriennio tutto da costruire, una nuova sfida, una sfida che non mi e non ci spaventa; anzi, ci vede ancor più motivati e pronti a ricominciare con un rinnovato spirito di fare ed anche di ‘far fare’, ascoltando la voce della base, più sicuri e forti dell’esperienza raccolta e con la serenità di chi vuole solo il bene di questo meraviglioso sport.
Abbiamo dimostrato, grazie ai nostri progetti e programmi, che “ci siamo”: ci siamo come nazione nel mondo del triathlon agonistico che conta, e ci siamo nei diversi e necessari passi verso la realizzazione di un obiettivo ambizioso, che guarda alla realizzazione del sogno di uno sport ormai codificato dalla professionalizzazione della sua struttura e da una base in continuo fermento. Nulla è stato improvvisato, nulla è giunto per caso ed ora siamo pronti a ‘capitalizzare’ quanto raccolto, proseguendo su un percorso già stabilito dalla consequenzialità dei progetti avviati in questi ultimi anni, arricchendoli di nuovo sapere e del know-how acquisito sul campo.
L’importante, e lo affermo con forza e sentimento, è che ci sia dialogo e collaborazione tra tutti: senza una visione di insieme ed un progetto globale per il nostro triathlon, non è possibile perseguire obiettivi.
Noi siamo pronti a ricominciare con più determinazione e passione di prima.
Nelle pagine di questo sito potrete trovare il nostro programma i nostri progetti, qualche sogno e le nuove sfide che siamo pronti a condividere con voi.
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Sono trascorsi quasi tre anni dalla mia elezione alla guida della Federazione Italiana Triathlon.
Un’elezione nata da un fatto grave e doloroso: la scomparsa dell’allora presidente Emilio Di Toro.
La conseguente nomina alla guida del Triathlon italiano è stata un passaggio improvviso e difficile, in seguito al quale ci siamo rimboccati le maniche per portare a termine le buone premesse che avevamo identificato nelle linee guida del quadriennio, tutto in nome di una continuità che abbiamo tentato e voluto mantenere.
Tanto lavoro ripagato da altrettante soddisfazioni, oltre tre anni di ‘dolce e amaro’ come successi e preoccupazioni, riflessioni e confronti, alti e bassi, come è normale che sia nell’ambito dei rapporti professionali ed umani. Ma, alla base dei principi di costruzione e relazione, ciò che ci proponiamo per il nuovo quadriennio è la volontà di dialogo e collaborazione, fiducia e lealtà, nei confronti del nostro mondo, della ‘famiglia del triathlon’ riconoscendone il suo prezioso ed indispensabile substrato di cui non possiamo fare a meno.
Ora, per il triathlon italiano e per la sua storia, per il suo sviluppo e la sua necessaria e definitiva crescita, c’è un nuovo quadriennio tutto da costruire, una nuova sfida, una sfida che non mi e non ci spaventa; anzi, ci vede ancor più motivati e pronti a ricominciare con un rinnovato spirito di fare ed anche di ‘far fare’, ascoltando la voce della base, più sicuri e forti dell’esperienza raccolta e con la serenità di chi vuole solo il bene di questo meraviglioso sport.
Abbiamo dimostrato, grazie ai nostri progetti e programmi, che “ci siamo”: ci siamo come nazione nel mondo del triathlon agonistico che conta, e ci siamo nei diversi e necessari passi verso la realizzazione di un obiettivo ambizioso, che guarda alla realizzazione del sogno di uno sport ormai codificato dalla professionalizzazione della sua struttura e da una base in continuo fermento. Nulla è stato improvvisato, nulla è giunto per caso ed ora siamo pronti a ‘capitalizzare’ quanto raccolto, proseguendo su un percorso già stabilito dalla consequenzialità dei progetti avviati in questi ultimi anni, arricchendoli di nuovo sapere e del know-how acquisito sul campo.
L’importante, e lo affermo con forza e sentimento, è che ci sia dialogo e collaborazione tra tutti: senza una visione di insieme ed un progetto globale per il nostro triathlon, non è possibile perseguire obiettivi.
Noi siamo pronti a ricominciare con più determinazione e passione di prima.
Nelle pagine di questo sito potrete trovare il nostro programma i nostri progetti, qualche sogno e le nuove sfide che siamo pronti a condividere con voi.