Continua ad assumere risvolti più che discutibili a vicenda che a Firenze, in occasione dei campionati italiani di duathlon sprint, ha visto Massimiliano Lenci, presidente del Firenze Triathlon, protagonista di uno scambio non autorizzato di pettorale con un atleta della sua squadra, Aubry. Come già evidenziato, la Fitri era rimasta passiva sino ad una nostra recente segnalazione ( https://www.triathlonmania.it/triathlon/sostituzione-di-persona-ai-campionati-italiani-di-duathlon-sprint-di-firenze-la-fitri-cosa-fa-sta-a-guardare/ ).
Nonostante la “promessa” (sarebbe un atto dovuto in quanto anche Andrea Homberger , responsabile della CNG che era al corrente di tutto, aveva promesso di segnalare l’accaduto) da parte della federazione di aprire un’indagine (sinceramente i fatti sono talmente chiari che non si capisce il motivo di tanto ritardo) e quindi una richiesta di provvedimento disciplinare ai danni degli atleti Lenci e Aubry, ad oggi non è stato adottato alcun provvedimento. Appare quindi alquanto discutibile l’elezione di Lenci come consigliere quota atleti all’interno del comitato regionale toscano, con la riconferma di Laino alla sua guida. Sarebbe da chiedere a Laino se Lenci, dopo la vicenda che lo ha visto coinvolto e dalla quale difficilmente ne uscirà senza una squalifica, incarni il vero spirito sportivo e rappresenti i valori che il triathlon dovrebbe trasmettere non solo agli age group , ma soprattutto ai giovani. Di certo il comitato toscano rinnova le sue cariche con un biglietto da visita molto “discutibile”.
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Continua ad assumere risvolti più che discutibili a vicenda che a Firenze, in occasione dei campionati italiani di duathlon sprint, ha visto Massimiliano Lenci, presidente del Firenze Triathlon, protagonista di uno scambio non autorizzato di pettorale con un atleta della sua squadra, Aubry. Come già evidenziato, la Fitri era rimasta passiva sino ad una nostra recente segnalazione ( https://www.triathlonmania.it/triathlon/sostituzione-di-persona-ai-campionati-italiani-di-duathlon-sprint-di-firenze-la-fitri-cosa-fa-sta-a-guardare/ ).
Nonostante la “promessa” (sarebbe un atto dovuto in quanto anche Andrea Homberger , responsabile della CNG che era al corrente di tutto, aveva promesso di segnalare l’accaduto) da parte della federazione di aprire un’indagine (sinceramente i fatti sono talmente chiari che non si capisce il motivo di tanto ritardo) e quindi una richiesta di provvedimento disciplinare ai danni degli atleti Lenci e Aubry, ad oggi non è stato adottato alcun provvedimento. Appare quindi alquanto discutibile l’elezione di Lenci come consigliere quota atleti all’interno del comitato regionale toscano, con la riconferma di Laino alla sua guida. Sarebbe da chiedere a Laino se Lenci, dopo la vicenda che lo ha visto coinvolto e dalla quale difficilmente ne uscirà senza una squalifica, incarni il vero spirito sportivo e rappresenti i valori che il triathlon dovrebbe trasmettere non solo agli age group , ma soprattutto ai giovani. Di certo il comitato toscano rinnova le sue cariche con un biglietto da visita molto “discutibile”.