Cosa significa correre bene in una gara di triathlon in base alle nostre capacità individuali ?
O in altre parole : qual è la migliore prestazione che possiamo aspettarci in base al nostro livello ?
Per rispondere a questa domanda si utilizzerà il metodo proposto da Jack Daniels , rinomato preparatore atletico e autore di Daniels’ Running Formula
Partendo dallo studio della intensità relativa ( % VO2max ) che è possibile sostenere per un certo periodo della gara , Daniels collega i rendimenti “equivalenti” per le diverse distanze in una tavola “indicizzata” per un valore che chiama VDOT .
Che intensità relativa può essere sostenuta in una gara di triathlon ?
Consideriamo l’intensità relativa in base alla soglia , definita come la velocità massima che può essere sostenuta per 1 ora ( FT – Pace ) , nota anche come T – Pace nella terminologia di Daniels .
Perla maratona di un IM useremo le stime di una allenatore di triathlon riconosciuto a livello internazionale ( Paulo Sousa ) , che sostiene che una buona maratona in un IM dovrebbe essere corsa tra il 75 % e l’80 % corrispondente al ritmo di soglia .
Per altre distanze fa le seguenti stime :
Tra il 90 e il 95 % è un buon obiettivo per un half IM (il 95 % corrisponde al ritmo maratona stimato da Daniels , M – Pace ) .
Il tempo sui 21km corso su strada ( o calcolato se l’ atleta non gareggia in quella distanza ) è un buon obiettivo per un olimpico (per un elite 90 ” più lento di un 10km da solo , che conincide con quanto osservato nei migliori atleti )
La velocità sui 10km in strada / pista è un buon obiettivo per uno sprint ( 5km)
I risultati ottenuti utilizzando i criteri di cui sopra si riflettono nella tabella di riferimento in funzione della VDOT stabilita a partire dai 5km , 10km e mezza maratona in strada ( non triathlon ) .
Fonte : http://www.amtriathlon.com/2006/11/parciales-de-atletismo-en-triathlon-y.html # ixzz2mbw3gJsc
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Cosa significa correre bene in una gara di triathlon in base alle nostre capacità individuali ?
O in altre parole : qual è la migliore prestazione che possiamo aspettarci in base al nostro livello ?
Per rispondere a questa domanda si utilizzerà il metodo proposto da Jack Daniels , rinomato preparatore atletico e autore di Daniels’ Running Formula
Partendo dallo studio della intensità relativa ( % VO2max ) che è possibile sostenere per un certo periodo della gara , Daniels collega i rendimenti “equivalenti” per le diverse distanze in una tavola “indicizzata” per un valore che chiama VDOT .
Che intensità relativa può essere sostenuta in una gara di triathlon ?
Consideriamo l’intensità relativa in base alla soglia , definita come la velocità massima che può essere sostenuta per 1 ora ( FT – Pace ) , nota anche come T – Pace nella terminologia di Daniels .
Perla maratona di un IM useremo le stime di una allenatore di triathlon riconosciuto a livello internazionale ( Paulo Sousa ) , che sostiene che una buona maratona in un IM dovrebbe essere corsa tra il 75 % e l’80 % corrispondente al ritmo di soglia .
Per altre distanze fa le seguenti stime :
Tra il 90 e il 95 % è un buon obiettivo per un half IM (il 95 % corrisponde al ritmo maratona stimato da Daniels , M – Pace ) .
Il tempo sui 21km corso su strada ( o calcolato se l’ atleta non gareggia in quella distanza ) è un buon obiettivo per un olimpico (per un elite 90 ” più lento di un 10km da solo , che conincide con quanto osservato nei migliori atleti )
La velocità sui 10km in strada / pista è un buon obiettivo per uno sprint ( 5km)
I risultati ottenuti utilizzando i criteri di cui sopra si riflettono nella tabella di riferimento in funzione della VDOT stabilita a partire dai 5km , 10km e mezza maratona in strada ( non triathlon ) .
Fonte : http://www.amtriathlon.com/2006/11/parciales-de-atletismo-en-triathlon-y.html # ixzz2mbw3gJsc