Cambiare le marce della bicicletta con la mente suona un pò come una cosa di fantascienza, ma è quello che rappresenta questo concetto, che è ancora un prototipo, però sembra molto grande per Parlee.
La parte speciale di questo progetto non è l’aerodinamica, ne i materiali utilizzati, ma la possibilità di cambiare le marce con gli stimoli del nostro cervello.
Per fare ciò è necessario un sistema di controllo che viene posizionato nel casco e che riflette i movimenti cerebrali basati sui neuroni. Le informazioni poi vengono inviate via wireless a un iPhone posto sul manubrio della bici, che a sua volta attiva i meccanismi del cambio con un sistema, naturalmente, progettato per lo speciale utilizzo. Sembra qualcosa di magico, ma è del tutto possibile.
Ci si potrebbe chiedere cosa centra Toyota in tutto questo, per chiamare uno dei modelli con il suo nome, perché questo investimento fa parte del programma Prius Projects, un’iniziativa della giapponese per aiutare i progetti tecnologicamente interessanti.
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Cambiare le marce della bicicletta con la mente suona un pò come una cosa di fantascienza, ma è quello che rappresenta questo concetto, che è ancora un prototipo, però sembra molto grande per Parlee.
La parte speciale di questo progetto non è l’aerodinamica, ne i materiali utilizzati, ma la possibilità di cambiare le marce con gli stimoli del nostro cervello.
Per fare ciò è necessario un sistema di controllo che viene posizionato nel casco e che riflette i movimenti cerebrali basati sui neuroni. Le informazioni poi vengono inviate via wireless a un iPhone posto sul manubrio della bici, che a sua volta attiva i meccanismi del cambio con un sistema, naturalmente, progettato per lo speciale utilizzo. Sembra qualcosa di magico, ma è del tutto possibile.
Ci si potrebbe chiedere cosa centra Toyota in tutto questo, per chiamare uno dei modelli con il suo nome, perché questo investimento fa parte del programma Prius Projects, un’iniziativa della giapponese per aiutare i progetti tecnologicamente interessanti.